Abbiamo avuto modo di accennare a come le trasformazioni subite dal partito politico, nel corso della sua storia novecentesca, abbiano mutato una delle sue funzioni fondamentali ossia quella di selezionare il ceto politico. Questo mutamento è avvenuto seguendo due direzioni: una dall’alto e una (solo apparentemente) dal basso. Nella prima rientra il diffondersi del ruolo dei think-tank, i cosiddetti pensatoi, sempre più indipendenti dai partiti politici e in grado di condizionare l’azione di questi ultimi e dei governi attraverso azioni di persuasione e lobbying. Dall’altro c’è il metodo della selezione iperdemocratica, ossia delle primarie, che, in nome del primato dell’elettore, annulla l’autonomia politica dei partiti eliminando quella loro funzione essenziale di selezione dei propri gruppi dirigenti. Tutto questo, naturalmente, ha delle conseguenze. Tra queste in Italia casi singolari ma certamente degni di nota come l’affermazione del Movimento 5 stelle per analizzare il quale ci viene in soccorso il neologismo introdotto nel dibattito dall’antropologo Marc Augé all’inizio degli anni Novanta: il “nonluogo” del quale abbiamo già avuto modo di parlare. Definito da Augé come uno spazio reale di cui si sono perduti i riferimenti storici, culturali e identitari, il “nonluogo”, se indagato con categorie di diverse discipline come quelle offerte dalla sociologia, dalla filosofia del linguaggio e della teoria dei media, lascia intravedere l’esistenza di uno spazio che, pur non avendo più le caratteristiche classiche del luogo, potrebbe tuttavia consentire il formarsi di una nuova classe politica. Senza voler entrare nel merito di considerazioni di tipo politico sulla qualità e sui risultati di tale esperimento è interessante soffermarsi piuttosto su alcuni dei motivi della iniziale sorprendente affermazione elettorale di un movimento politico che dell’uso di internet ha fatto un punto di forza. In particolare, a decretare un successo, per quanto estemporaneo, del Movimento, sembra essere stato non tanto l’uso spregiudicato dei Blog quanto piuttosto l’uso dei Meetup.