
Con sempre maggiore insistenza sentiamo parlare della priorità assoluta di difendere i confini dell’Unione europea dai migranti. Se ne parla a livello politico nazionale e, soprattutto europeo. La Commissione europea sembra ossessionata: dobbiamo difendere i confini.
Allora cerchiamo di capire: cosa dobbiamo difendere, in realtà, difendendo le frontiere esterne dell’Unione?
La cultura europea? Libri e libri si sono scritti sulle origini della cultura europea e non è questo il luogo per riprendere questo ampio dibattito, certo è che quella cultura trae la propria origine nel bacino del mediterraneo che è stato luogo di incontro e crogiolo di culture e religioni diverse ed è oggi, come dice Papa Francesco, “uno sterminato cimitero a cielo aperto”.
Il nostro sistema economico? Il nostro stile di vita? Quando nel 1991 con l’Enciclica Centesimus annus Giovanni Paolo II metteva in guardia da un sistema economico e sociale che andava verso una realtà fatta di sempre meno persone sempre più ricche e un crescente numero di persone sempre più povere, voleva dirci proprio questo; questo sistema non è equo e non potrà durare a lungo. A nulla sono valsi gli appelli di profeti come Luigi Di Liegro o Ernesto Balducci che ci avvertivano, già negli anni ’80, che il grido di disperazione dei poveri sarebbe arrivato fino alle nostre case, di questo modello economico non riusciamo a liberarci, ci stiamo dentro, tutti, nessuno escluso. È evidente che un sistema economico basato sulla produzione e sui consumi non è per tutti, non è esportabile, è destinato a pochi, a spese di altri, e perfino gli avvertimenti climatici sulla non sostenibilità di questo modello ci lasciano più o meno indifferenti…
E dunque che fare? Penso che nessuno abbia la soluzione in tasca, ma sono convinto che se tutti i Paesi dell’Unione fossero disposti ad affrontare seriamente, senza inutili e anacronistici campanilismi e nazionalismi il tema del fenomeno migratorio, una soluzione sarebbe ancora possibile, prima cioè che il fenomeno diventi davvero ingovernabile.