venerdì, Aprile 19 2024

Il 14 novembre 2020 rimarrà impresso nella mia memoria come una delle giornate più poetiche e ispiratrici della mia carriera di fotografo. Roma, con le sue strade che raccontano storie secolari, era avvolta da una luce autunnale che sembrava dipingere ogni angolo della città. La mia Canon EOS R5, accoppiata al RF 16mm 2.8 STM, era il mio strumento di cattura, con il quale cercavo di immortalare l’essenza di questi momenti unici.

Era una di quelle giornate in cui ogni fotografo spera di trovare quella scena, quel momento che cattura l’essenza del quotidiano trasformandolo in arte. Mentre vagavo per le vie vicino al Palladium, un antico e maestoso teatro di Roma, i miei occhi erano continuamente attratti dai dettagli: dalle foglie che danzavano leggere al soffio del vento, ai sorrisi fugaci degli abitanti, ciascuno immerso nei propri pensieri.

Impostando il diaframma a f/2.8, il tempo di scatto a 1/800 sec e la sensibilità ISO a 250, ero pronto a catturare la vivacità della scena urbana. E fu in quel momento che la vidi: una scena così semplicemente perfetta che quasi mi toglieva il respiro. Un uomo, vestito con eleganza casual, camminava insieme al suo cane, un bellissimo esemplare che sembrava muoversi con una grazia innata. L’immagine di loro due, uniti da un guinzaglio e da un’intesa silenziosa, era un simbolo potente dell’amicizia e della fiducia.

Quando alzarono lo sguardo verso l’ingresso del Palladium, il contrasto tra la modernità della loro presenza e l’antica facciata del teatro creava un dialogo visivo che trasmetteva un senso di continuità storica e culturale. La luce morbida dell’autunno abbracciava ogni elemento della scena, sottolineando la texture della pietra, il pelo lucente del cane e l’espressione contemplativa dell’uomo.

Non potevo resistere. In un istante, la mia camera era pronta, e con un clic ho catturato quella perfetta sincronia, quel momento di vita quotidiana elevato a qualcosa di etereo e significativo. Era più di una foto; era una storia racchiusa in un frame, una narrazione visiva di compagnia, serenità e della quotidianità trasformata in arte.

Mentre mi allontanavo, con la foto salvata nella mia Canon, riflettevo su quanto fosse incredibile che un attimo così semplice potesse rivelare così tanto. Questo scatto, “Complicità Urbana Romana”, non era solo il frutto di un’attenta composizione e di una tecnica raffinata; era un omaggio alla semplicità della vita, alla bellezza che si nasconde nelle relazioni quotidiane, e soprattutto, era un tributo alla città eterna, Roma, un palcoscenico dove ogni giorno si svolge uno spettacolo unico di umanità e storia.

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