giovedì, Aprile 18 2024

Sapete cosa è il Foliage? Beh, è un’attenzione fotografica davvero suggestiva, infatti riguarda la fotografia delle foglie d’autunno, con i loro meravigliosi mille colori.

Facendo parte di Yallers, un’associazione di appassionati di fotografia, vita all’aria aperta e social networks, mi sono lasciato sedurre da una proposta insieme pazza e attraente: andare nelle Marche a scattare nel meraviglioso bosco di Canfaito.

Da Roma, arrivare a Canfaito non è proprio una passeggiata, infatti sono più di tre ore di viaggio, ma ne vale assolutamente la pena!

Alla Riserva naturale di Canfaito troviamo ad attenderci David Cammoranesi e Mario Marini, due esperti di fotografia naturalistica e – ovviamente – Foliage!

Dopo una mezz’ora di preziosissima introduzione alla fotografia Foliage si parte ad esplorare la riserva naturale.

Ovviamente l’occasione è propizia per conoscere nuovi amici, un po’ lontani a dire il vero, ma molto simpatici e con cui si condividono un sacco di passioni! Con qualcuno sono ancora in contatto, di altri seguo le bellissime immagini su Instagram!

Non è facile vedere “la foto” in un contesto come quello di un bosco perché bisogna osservare e selezionare figure geometriche molto diverse da quelle che si è abituati a riconoscere scattando per lo più in città, con architetture squadrate, tuttavia grazie alla meravigliosa atmosfera del posto e alla paziente supervisione di David qualcosa si riesce a portare a casa. Questo finché non si arriva all’ora del tramonto.

A quell’ora infatti la luce diventa molto più tenue e dorata, le ombre si ammorbidiscono, non si ha più il problema di esaminare con la massima attenzione l’interazione di luce e ombra e il modo in cui il sensore della macchinetta interpreta l’immagine. La cosiddetta ora dorata è arrivata!!!

Arrivo dunque arriviamo a questo meraviglioso tronco doppio e posizionando la macchinetta sul cavalletto, quasi al livello del terreno aspetto che il sole filtri tra i due tronchi.

Il diaframma a 3.5 produce l’emozionante effetto stella del Sole e al contempo sfoca le foglie vicine, dirigendo naturalmente l’occhio dello spettatore verso la meravigliosa chioma illuminata in trasparenza dalla luce del tramonto.

A vedere la foto si può solo intuire quanto fosse suggestiva quell’atmosfera!

Dunque scatto, tre o quattro volte, con impostazioni diverse, anche con l’idea di accorpare le immagini in un’HDR e proseguiamo, qualche altro scatto rientrando e via! Tre ore e mezza di viaggio per tornare a casa.

Di quel ritorno ricordo solamente il bruciore degli occhi. Avevo le lenti a contatto, che mi facevano un male pazzesco, al primo autogrill mi fermai per toglierle e inforcare gli occhiali … mentre scrivo mi rendo conto di quanto oggi in tempi di COVID sarebbe folle fermarsi e mettersi le dita negli occhi in un bagno dell’autogrill ma, vabbé, speriamo che quest’epoca di sanificazione matta e disperatissima passi presto!

Arrivo stanchissimo a casa, ho percorso più di 500 km e sei ore di viaggio ma ne è valsa la pena, ho imparato tantissimo e conosciuto persone nuove. Lo scatto che potete vedere me ne ripropone ogni volta il ricordo!

Prima di chiudere voglio rivolgere un ringraziamento speciale alla mia carissima amica Carmela Mascio che, senza sapere che fosse mia, proponendomi questa foto mi ha risvegliato il ricordo di questa meravigliosa avventura!

Impostazioni di scatto:

  • Camera: Canon EOS 6D
  • Impostazioni: 1/125 sec a f/3,5 ISO 500
  • Obiettivo: Canon EF 16-35mm f/2.8L III USM a 16mm
  • Data di scatto: 26 ottobre 2019 ore 17.55
  • Foto di Gian Luca Pallai

 

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