venerdì, Aprile 26 2024

A volte capita di dover “ritornare sul luogo del delitto” poco tempo dopo uno shooting.

E’ quello che mi è successo il giorno successivo agli scatti con Giulia e Marco al Terminillo. Al ritorno a Roma infatti Marco si era reso conto di non avere più un oggetto a cui teneva molto, una brutta disavventura cui ho provato a porre rimedio tornando alla sua ricerca negli stessi posti dove eravamo stati il giorno prima.

Questa volta però, piuttosto che utilizzare la macchina, che adopero sempre malvolentieri, preferisco muovermi con le ciaspole, più sane e divertenti. Dal Giro dell’anello scendo diritto verso i Cinque confini, passando dalla vecchia piattaforma per il tiro al piattello. Trovo sempre molto piacevole muovermi con questi attrezzi, perché consentono di ottimizzare i movimenti, limitare la fatica e – spesso – evitare di bagnarsi.

Durante la discesa noto che la Spada nella Roccia dei Cinque Confini è stata restaurata. L’estate precedente infatti avevo riscontrato che la spada era stata rimossa, presumibilmente ad opera di vandali e in realtà non nutrivo molte speranze nel fatto che qualcuno si sarebbe preso cura di ripristinare quest’insolita installazione.

Proseguendo vado ad ispezionare i luoghi dello shooting, in effetti con un’accurata, meticolosa cura, ma non trovo nessuna traccia del telefono scomparso.

Nel risalire decido di passare nuovamente per il sito restaurato e di prendere qualche scatto. Come d’abitudine ho con me l’R6 che mi ha regalato mia moglie e il 16-35, l’obiettivo che preferisco per la fotografia naturalistica perché enfatizza le distanze ed esalta la prospettiva.

Nella composizione mi sforzo di chiudere il diaframma abbastanza da avere una certa profondità di campo e di tenere la croce e la spada nei punti di interesse corrispondenti all’incrocio delle linee dei terzi. Scatto sia in orizzontale che in verticale e questa è l’immagine che preferisco, in effetti, nonostante ci sia un’ombra sulla destra, la grafica è ben bilanciata e piuttosto dinamica.

Questa foto è la testimonianza di un sollecito intervento di manutenzione per il ripristino di un’opera che contribuisce a dare un pizzico di curiosità alla Montagna di Roma!

Impostazioni di scatto:

  • Camera: Canon eos R6
  • Impostazioni: 1/4000 sec a f/6,3 ISO 320
  • Obiettivo: Canon EF 16-35mm f/2.8L III USM a 17mm
  • Data di scatto: 5 marzo 2021 ore 11.04
  • Foto di Gian Luca Pallai
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