“C’è ancora domani”, diretto e interpretato dalla talentuosa Paola Cortellesi, si è affermato come il film di maggiore incasso in Italia nel 2023, una testimonianza del forte legame tra il pubblico e la narrativa potente e intimamente resonante dell’opera. Ambientato nella Roma del dopoguerra, il film è un intreccio di generi che sfidano le convenzioni, combinando commedia, musica, neorealismo italiano e una svolta quasi giallistica, secondo le recensioni dei critici.
La regia di Cortellesi è stata lodata per la sua capacità di rendere omaggio alla Commedia all’italiana, dando vita a un personaggio autentico e originale nel senso più nobile della Commedia dell’Arte. La recensione di HuffPost Italia sottolinea come il film porti un messaggio rivoluzionario e pieno di speranza, non rivolto esclusivamente alle donne, ma anche agli uomini, invitandoli a riflettere sui privilegi di una cultura ancora patriarcale.
Il film presenta un cast di stelle del cinema italiano, tra cui Valerio Mastandrea, Vinicio Marchioni e Giorgio Colangeli. La storia segue la protagonista Delia, che cerca il coraggio di immaginare un futuro migliore, non solo per sé stessa ma anche per la sua famiglia. Il film è un racconto di speranza e determinazione che incanta e ispira.
La colonna sonora di Lele Marchitelli, che alterna composizioni originali a brani già editi, crea un’atmosfera evocativa che amplifica la narrativa visiva e emotiva del film. Emanuela Fanelli riceve una nota speciale per la sua performance, che si conferma alla grande in questo contesto di sorellanza con Cortellesi.
Il ritratto in bianco e nero di Paola Cortellesi, catturato durante il festival “film impresa” Canon EOS R6 Mark II e un obiettivo 70-200 2.8 L USM, con un’impostazione di iso 400, f2.8 e tempi di 1/1000s, riflette l’energia e la dedizione dell’artista. Questa immagine cattura la profondità dell’espressione di Cortellesi, simboleggiando l’intensità e la passione che la regista e attrice porta nel suo lavoro dietro e davanti alla macchina da presa.
In sintesi, “C’è ancora domani” non è solo un trionfo commerciale ma è anche un’opera che celebra la cultura cinematografica, offrendo una riflessione sulla società e sull’individuo, unendo l’arte della regia alla potenza della narrazione. Il film si è affermato come un emblema del potenziale del cinema di ispirare e provocare il cambiamento nella società contemporanea.