venerdì, Aprile 26 2024

Il mio nome è Gabriele, e sono un fotografo con la passione per i paesaggi naturali che raccontano storie di quiete e di tempi sospesi. La foto che avete davanti è il risultato di uno di questi momenti rubati al tempo, catturati durante una delle mie escursioni autunnali.

Mi trovavo in una regione montagnosa, dove l’aria fresca e pungente di novembre si mescolava con i colori caldi delle foglie che ancora resistevano sulle branche degli alberi. La strada davanti a me si snodava dolcemente tra il folto delle piante, quasi un invito a procedere e scoprire cosa si nascondesse oltre la prossima curva.

Ho montato la mia macchina fotografica sul treppiede, cercando la composizione perfetta. Volevo che la strada conducesse lo sguardo dello spettatore in un viaggio attraverso il quadro, tra il giallo e l’arancio delle foglie, fino a raggiungere le montagne maestose che si ergono in lontananza.

Per questo scatto, i metadati parlano di una tecnica precisa: un’apertura di f/8 per garantire nitidezza sia in primo piano che sullo sfondo, una velocità dell’otturatore di 1/125 per catturare la luce morbida ma fugace del tardo pomeriggio, e una sensibilità ISO di 200 per evitare il rumore digitale pur mantenendo un’ottima qualità d’immagine. La lunghezza focale era di 24 mm, per abbracciare l’ampiezza del paesaggio senza distorcere troppo la prospettiva.

Mentre aspettavo che la luce diventasse perfetta, riflettevo su quanto fosse importante per me congelare questi istanti. La fotografia, per me, è più di un semplice atto di documentazione: è una ricerca di connessione con il mondo, un modo per condividere la mia visione e le mie emozioni con gli altri.

Una volta a casa, ho rivisto questo scatto sullo schermo del mio computer e ho sentito di nuovo il vento fresco sulla pelle e il profumo delle foglie umide. Questa immagine è diventata per me un promemoria di quella giornata, un ricordo fisso di un momento fluido e sempre mutevole, proprio come le stagioni che cerco di immortalare.

Ogni volta che guardo questa foto, mi sembra di sentire il silenzio interrotto solo dal fruscio delle foglie e dal mio respiro. E mi auguro che chi la guarda possa sentirsi trasportato, seppur per un breve istante, in quel luogo di pace e di bellezza pura che ho avuto la fortuna di esplorare con la mia macchina fotografica.

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