venerdì, Aprile 19 2024

Levico Terme è una stupenda località alpina a pochi chilometri da Trento, peraltro è anche una località termale e dà il nome al lago sulla cui riva si affaccia.

Insomma è il posto ideale, tra monti e storia, per trascorrere una vacanza in assoluto relax.

A fine estate, ho avuto la possibilità di trascorrervi una piacevolissima settimana sfruttando la generosa ospitalità di un carissimo amico e quanto mi piace camminare, specialmente in montagna oramai dovrebbe essere cosa nota. Non perdo occasione per farlo, tuttavia negli ultimi tempi, fra COVID e caro carburante, le occasioni sono state sempre meno.

Sicché stando a Levico ed esplorandone i dintorni, la prima meta è stata proprio il giro del Lago. Quattro chilometri di percorso ben segnalato, impossibile sbagliare!

La vista sulla riva, con i monti che si specchiano a picco sull’acqua è mozzafiato. Nel mio giro, in effetti, ha attirato maggiormente la mia attenzione una tavola da surf abbandonata in un’ansa piuttosto isolata. Mi ha colpito molto e stupito particolarmente constatare che in una culla di civiltà dove è notevolmente diffusa la cultura della salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente mi si parasse davanti una situazione di degrado tanto esplicita.

Così ho deciso di fotografarla. Mi serviva uno sguardo di insieme, che enfatizzasse a sufficienza l’elemento della tavola, riprendendola però nel contesto. Per questo ho montato il 16-35: uno zoom che alla minima lunghezza costituisce un grandangolo piuttosto spinto. Ora, l’effetto peculiare del grandangolo – è questa la ragione per cui mi piace tanto – è quello di enfatizzare le proporzioni: ciò che è vicino viene ingrandito esageratamente e ciò che è lontano è altrettanto rimpicciolito. Così, scattando con il grandangolo abbiamo un campo di ripresa molto ampio, prossimo ai 160 gradi, e l’enfatizzazione di ciò che è vicino. Certo, è un’ottica piuttosto pericolosa quando si scatta il ritratto, infatti scattare un primo piano con quest’obiettivo ci farà ottenere un naso molto grande ed un viso oblungo, con un effetto “a botte” insomma. Lo stesso effetto che ci consente di far sembrare altissime le persone o di creare effetti con cui si sostiene la torre di Pisa, molto stimolante sotto il profilo della creatività.

Per tutte queste ragioni era l’obiettivo che faceva al caso mio, consentendomi di riprendere la tavola nel contesto e del pari dando un certo risalto alle sue dimensioni, sottolineandone l’impatto sull’ambiente circostante.

La profondità di campo dei grandangoli è piuttosto ampia, quindi non mi sono posto il problema di utilizzare un diaframma chiuso anzi ho preferito tenerlo aperto e sfruttare i bassi ISO.

Ho deciso di scattare in verticale per poter utilizzare meglio la foto anche sui social e … click! Questo è il risultato!

Che ne pensi? Scrivilo nei commenti!

Impostazioni di scatto:

  • Camera: Canon EOS R6
  • Impostazioni: 1/1250 sec a f/2.8 ISO 200
  • Obiettivo: Canon EF 16-35mm f/2.8L III USM a 17mm
  • Data di scatto: 21 settembre 2022 ore 12.59
  • Foto di Gian Luca Pallai
Previous

Storia e Bellezza Naturale

Next

SOS Book

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Check Also