sabato, Dicembre 14 2024

Quest’anno ho avuto l’immenso piacere di partecipare a “Più libri più liberi”, l’evento che ogni anno Roma dedica alla piccola e media editoria, ricco di eventi e di iniziative per attrarre il grande pubblico e avviare stimolanti dibattiti. Per di più ho avuto il privilegio di scattare con Gabriele, Pallai anche lui, promessa della fotografia e mio terzogenito, con cui ho la gioia di condividere la passione per la fotografia, ancor prima e ancor più che la professione. 

Inizialmente ospitato nel Palazzo dei Congressi dell’EUR, da qualche anno la sede dell’evento è la “Nuvola” di Fuksas, il nuovo centro congressi dell’EUR a Roma, ultimato dopo diverse vicissitudini che ne hanno rallentato il completamento.

Peraltro quest’anno è stato utilizzato per la prima volta l’Auditorium della Nuvola, il controverso centro convegni creato da Massimiliano Fuksas. Entrati nell’Auditorium ci siamo trovati in una situazione incredibile: uno spazio sconfinato, tantissime poltrone che, commentavamo con gli altri fotografi, difficilmente avremmo visto tutte occupate e, purtroppo, luci piuttosto inadatte alla ripresa fotografica. Troppo dall’alto per vedere bene i volti ed evitare le ombre nelle fosse degli occhi e piene di riflessi colorati dati dall’arredamento che rendevano molto complicato tarare il bianco. Infatti per rendere in modo fedele i colori di un’immagine è importante stabilire il colore della luce. Il nostro occhio infatti si abitua naturalmente e supera abbastanza agevolmente eventuali dominanti di colore, non così il sensore fotografico che prende la luce come è e la rielabora sulla base delle informazioni che ricava in automatico e che vengono impostate dall’operatore.

In queste condizioni caso gli automatismi non sono affidabili. Proprio per questa ragione si è resa necessaria una calibrazione manuale del punto del bianco, operazione che abitualmente si realizza con dei cartoncini neutri, bianchi, neri o grigi. L’immagine si utilizzerà poi come riferimento o direttamente in camera o in fase di postproduzione modificando il bilanciamento del colore appunto fino a far tornare neutro il colore dei cartoncini. Senza questa calibrazione, infatti, il lavoro andrebbe eseguito manualmente, in modo laborioso e complesso, in quanto è necessario intervenire sua sulla temperatura del colore che sulla tinta … vabbé fidatevi!

Dunque in questa foto c’è la mano di Gabriele Pallai, che regge i cartoncini. Foto tecnica quindi, che però racconta tanto, sia di una relazione sia di un evento, quello nell’Auditorium della Nuvola, che davvero ci ha fatto respirare l’aria di un’imminente uscita dall’emergenza COVID-19. La composizione, poi non mi dispiace affatto. E’ quest’ultima in fondo la ragione che mi ha convinto a raccontare questa storia!

DETTAGLI DELLO SCATTO:

  • Camera: Canon EOS 6D
  • Impostazioni: 1/250 sec a f/2,8 ISO 1600
  • Obiettivo: Canon EF 70-200mm f/2.8L USM
  • Data di scatto: 4 dicembre 2021 ore 18.39
  • Foto di Gian Luca Pallai
Previous

Spazio negativo

Next

UN RIFUGIO NEI RICORDI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Check Also