mercoledì, Aprile 24 2024

6 dicembre 2019, primo giorno di più libri più liberi, prima di andare in fiera, faccio un giro al centro, alla ricerca di qualche scorcio interessante.

Amo molto il centro di Roma, in particolare il Pantheon. L’architettura, le strade, i colori, i dettagli offrono occasioni sempre nuove di rappresentare luoghi eterni.

Questa volta, però, preferisco muovermi con uno zainetto “anonimo”, non con il solito zaino fotografico. Pochi giorni prima mi ero preso una brutta storta percorrendo il sentiero delle Gole di Celano, prima o poi ne parlerò, e parlerò dei nuovi amici conosciuti in quell’occasione! Non ho più venti anni e il mio fisico guarisce più lentamente, quindi preferisco viaggiare leggero, portando con me solo la 6D e il 24-70.

Quando vado da quelle parti un caffè alla “Tazza d’Oro” è un must, da quando eravamo piccini. Mia madre, ora la nonna Fernanda, era solita portare noi quattro fratelli, quando facevamo le gite al Centro, a prendere una granita di caffè proprio in quel famosissimo bar romano.

Ogni volta era una festa, il dessert, già all’epoca, era servito in bicchieri di plastica trasparente, tuttavia questo non limitava la magia di quel gusto irripetibile. Ricordo i bicchieri stracolmi, il gusto pastoso della panna e che appena possibile, cioè dopo qualche cucchiaiata, quando c’era abbastanza spazio nel bicchiere per non buttare tutto di fuori, mischiavamo tutto, creando una sorta di semifreddo variegato panna e caffè. Mi ricordo l’attesa, la trepidazione e la soddisfazione per aver raggiunto quel risultato!

Ebbene quel pomeriggio decido di mantenere la tradizione e di prendermi un gustoso caffè al Pantheon.

Vicino a me, in fila, un paio di turiste giapponesi che si fotografano a vicenda, orgogliose del gustoso cappuccino e della mitica granita! Prendo coraggio e chiedo loro se vogliono una foto insieme, non è mai facile per me rompere il ghiaccio, sono consapevole di correre il rischio di essere frainteso, eppoi sono piuttosto timido.

Comunque rispondono favorevolmente. In realtà non si aspettano che io abbia con me la Reflex, né lo zaino, davvero non c’era alcun indizio che potesse far loro immaginare questo dettaglio.

Infatti quando mi porgono il cellulare, rifiuto garbatamente ed estraggo la mia fedele Canon Eos 6D.

Ovviamente ne ottengo una reazione fra il divertito e lo stupito, che le ragazze conservano anche negli scatti, mostrando questo meraviglioso, spontaneo, sorriso che unisce gli uomini di tutto il mondo.

Tra le varie foto che scatto questa è quella che mi piace di più, un momento di semplice felicità, ricordo di un piacevole pomeriggio nel cuore di Roma e di un divertente incontro con due ragazze provenienti dall’altra porte del mondo!

Impostazioni di scatto:

  • Camera: Canon EOS 6D
  • Impostazioni: 1/160 sec a f/7,1 ISO 5000
  • Obiettivo: Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM a 28mm
  • Data di scatto: 6 dicembre 2019 ore 16:16
  • Foto di Gian Luca Pallai
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