mercoledì, Maggio 1 2024

Come oramai sapete bene sono un fotografo appassionato. Un giorno, mentre mi trovavo a Frascati per un progetto sulla vendemmia, ho catturato uno dei momenti più suggestivi della giornata. La luce dorata del tramonto colorava il cielo e i vigneti, creando un’atmosfera magica che avvolgeva tutto.

Era il 3 ottobre 2019, una giornata di fine estate che ancora portava con sé il calore dei raggi solari. Armato della mia fedele CANON EOS 6D e del 70-200mm, mi aggiravo tra i vigneti, catturando l’anima di questo luogo attraverso il mio obiettivo. Fu allora che lo vidi, un uomo con i capelli grigi seduto sul retro di un vecchio camion carico di uva appena raccolta.

La scena era perfetta. La luce filtrava attraverso i grappoli d’uva ancora umidi, creando giochi di ombre e riflessi dorati sul viso rugoso dell’uomo. La sua espressione trasmetteva anni di esperienza e il peso della tradizione agricola che portava avanti. Era lì, immobile, con lo sguardo fisso all’orizzonte, come se riflettesse sulla vita e sulle stagioni che si susseguivano nei campi di Frascati.

Mi avvicinai silenziosamente per non disturbare quel momento di contemplazione. Il rumore del camion, il profumo intenso dell’uva e il calore del tramonto contribuivano a creare una sinfonia di sensazioni uniche. Il mio obiettivo puntato, la CANON EOS 6D configurata con un diaframma f/4, un tempo di esposizione di 1/2000 e 100 ISO, pronto a immortalare quell’attimo magico.

Il 70-200mm a 200mm mi permise di concentrarmi sull’uomo, isolandolo dal contesto ma catturando ogni dettaglio del suo volto e delle sue mani callose. I capelli grigi si mescolavano alla polvere di uva, conferendo all’immagine un senso di autenticità e di connessione con la terra.

Scattai.

Quel click fu il suono di un attimo che rimarrà per sempre impresso nella mia memoria. La foto catturò la solennità dell’uomo, la bellezza dell’uva appena raccolta e il legame indissolubile tra l’uomo e la sua terra. Una fotografia che raccontava una storia di fatica, passione e tradizione, un momento congelato nel tempo che avrebbe resistito al susseguirsi delle stagioni.

Quel giorno, nel cuore dei vigneti di Frascati, la mia CANON EOS 6D diventò il tramite attraverso cui ho potuto raccontare la bellezza intrinseca di una vita dedicata alla terra, un’immagine che avrebbe reso eterno un istante di contemplazione e di connessione con la natura.

Previous

Modelle o bambine?

Next

Unità e Armonia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Check Also