giovedì, Maggio 2 2024

Avevo sentito parlare di quel luogo magico, un piccolo tesoro nascosto tra le pieghe degli Appennini abruzzesi. Non potevo lasciarmi sfuggire l’opportunità di catturare la sua bellezza, così decisi di intraprendere un viaggio verso il lago di San Domenico a Villalago. Era il 10 agosto del 2019, un pomeriggio caldo e avvolto da un’atmosfera vibrante.

Equipaggiato con la mia fidata CANON EOS 6D e il versatile obiettivo 16-35mm, mi avventurai lungo il sentiero che conduceva al ponte romano. Il sole scendeva lentamente nel cielo, dipingendo il paesaggio con tonalità calde e avvolgenti. La luce perfetta per immortalare la scena che mi si presentava davanti.

Arrivai al ponte romano, una struttura che emanava storia e mistero. Le pietre antiche, levigate dal tempo, sembravano narrare storie di epoche passate. Il lago di San Domenico rifletteva il cielo azzurro sopra di sé, e la cornice degli Appennini creava uno sfondo maestoso, quasi etereo.

Decisi di inquadrare il tutto con il mio obiettivo grandangolare, il 16-35mm a 16mm, per catturare l’intera magnificenza della scena. Impostai il diaframma a f/11 per ottenere una profondità di campo che permettesse di apprezzare ogni dettaglio, dalla texture delle pietre del ponte al riflesso dell’acqua del lago.

Il momento magico era alle porte. L’orologio segnava le 16:09, e la luce del pomeriggio conferiva alla scena un’aura dorata. Regolai il tempo di esposizione a 1/400 per catturare ogni singolo istante senza perdere dettagli nella luce vibrante.

Mentre guardavo attraverso il mirino, mi sentii come se il tempo si fermasse. Il click della fotocamera era il suono di un’armonia perfetta, la fusione di storia, natura e tecnologia. La CANON EOS 6D immortalò quell’attimo, con i dettagli cristallini delle pietre antiche, la serenità del lago e la maestosità degli Appennini sullo sfondo.

Il risultato fu una fotografia che catturava l’anima di Villalago, un ricordo tangibile di un luogo che sembrava sospeso tra il passato e il presente. Il ponte romano, testimone silenzioso di secoli di storia, ora aveva un nuovo capitolo scritto attraverso la mia lente.

Mentre fissavo l’immagine sul display della fotocamera, sentii la gratitudine di essere stato presente in quel momento e di aver potuto condividere la bellezza di quel luogo attraverso la mia passione per la fotografia. La CANON EOS 6D aveva fatto il suo lavoro, ma la vera magia era nel luogo stesso, nella sua storia e nell’emozione catturata in un singolo scatto.

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