sabato, Aprile 27 2024

Secondo i dati ISTAT la soddisfazione per la propria vita degli anziani è aumentata nell’ultimo ventennio di circa il 5%, tuttavia va considerato anche il rovescio della medaglia, infatti dopo i 65 anni intorno al 13% delle persone presenta sintomi depressivi. Con lo sviluppo socioeconomico sempre più donne sono entrate nel
mondo del lavoro, a loro era affidato il compito di badare alla casa e di prendersi cura delle persone più deboli (bambini e anziani),
ma con la crescita del ruolo della donna all’interno della società c’è stato un abbandono delle persone anziane. A questa situazione già drammatica si è aggiunta la pandemia da covid-19 che ha aggravato ulteriormente la
loro condizione.

A seguito dell’abbandono da parte dei familiari gli anziani si sono ritrovati da soli e a seguito della morte del partner le condizioni di salute del vedovo peggiorano in modo drastico.

Per affrontare questa tematica ho deciso di analizzare da vicino la situazione di alcuni di loro con cui ho trascorso parecchio tempo per capire meglio le loro condizioni sia sociali che di salute.

Italia

Lei è una donna del’37, nata da una povera famiglia di paese, la quarta di sette figli cresciuti tutti insieme in un piccolo appartamento a Villetta Barrea in Abruzzo. Fin da bambina è stata cresciuta con l’idea che le donne dovessero rimanere in casa a badare alla famiglia. Malgrado questi insegnamenti fin dall’adolescenza ha lavorato come commessa in un negozio di articoli da regalo per cercare di aiutare la propria famiglia.

All’età di 26 si è sposata con Uberto e ha smesso di lavorare per badare alla famiglia. Da quel giorno il suo mantenimento è stato affidato al marito e tuttora grava su di lui poiché lei non percepisce pensione. Il marito, spinto dalla grande passione nei suoi confronti, le ha sempre dato tutto. Purtroppo una persona ha bisogno della propria indipendenza e a causa di ciò non ha mai vissuto la sua vita a pieno.

Da piccolissima ha visto il padre perdere una gamba mentre lavorava nei campi e questo le ha creato un forte terrore degli ospedali e dei medici in generale, infatti pur di evitare i controlli usufruisce molto di paracetamolo e antidolorifici. Nel 2019 le era stato trovato del sangue nelle feci, così venne ricoverata d’urgenza per delle ulcere. Una volta dimessa non ha realizzato la sua grave condizione, banalizzando l’accaduto.
A seguito di alcune brutte esperienze degli ultimi anni ha iniziato a perdere lucidità assentandosi dalla realtà durante le giornate e, seppure le fosse stata fatta notare questa situazione, lei non ha mai fatto un serio controllo. Passa le sue giornate davanti alla televisione fino alle 18.30 ora della messa. In alcuni momenti particolari sfoglia riviste di moda, come per ricordare la bellezza e l’indipendenza che un tempo possedeva, ma che ora è solo un bellissimo ricordo lontano.

DETTAGLI DELLO SCATTO:

  • Camera: Canon EOS R6
  • Impostazioni: 1/125 sec a f/2.8 ISO 2000
  • Obiettivo: Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM a 28 mm
  • Data di scatto: 17 agosto 2021 ore 18.23

 

Previous

IL Faro di san Benedetto

Next

Le pozze del diavolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Check Also