sabato, Novembre 1 2025

Abbiamo cercato di capire, una volta tramontate le tradizionali forme di aggregazione e formazione delle classi dirigenti dei partiti politici, dove oggi si formino e venga selezionata la classe dirigente del nostro Paese. Abbiamo analizzato l’affermazione del Movimento 5 stelle per comprendere la quale ci è venuto in soccorso il neologismo introdotto nel dibattito dall’antropologo Marc Augé all’inizio degli anni Novanta: il “nonluogo” del quale abbiamo già avuto modo di parlare. Definito da Augé come uno spazio reale di cui si sono perduti i riferimenti storici, culturali e identitari, il “nonluogo”, se indagato con categorie di diverse discipline come quelle offerte dalla sociologia, dalla filosofia del linguaggio e della teoria dei media, lascia intravedere l’esistenza di uno spazio che, pur non avendo più le caratteristiche classiche del luogo, potrebbe tuttavia consentire il formarsi di una nuova classe politica. Senza voler entrare nel merito di considerazioni di tipo politico sulla qualità e sui risultati di tale esperimento è interessante soffermarsi piuttosto su alcuni dei motivi della iniziale sorprendente affermazione elettorale di un movimento politico che dell’uso di internet ha fatto un punto di forza. In particolare, a decretare un successo, per quanto estemporaneo, del Movimento, sembra essere stato non tanto l’uso spregiudicato dei Blog quanto piuttosto l’uso dei Meetup. Questo social network, nato per far incontrare persone con vari interessi in comune, si è rivelato fecondo stratagemma politico per superare l’isolamento e l’apatia generate dalla fine delle ideologie e dall’avvento della globalizzazione. Il ritrovarsi in un nonluogo, appunto, con altre persone portatrici del medesimo disagio, delle stesse insoddisfazioni o frustrazioni, con la stesa rabbia nei confronti di un sistema sempre più esclusivo e marginalizzante, ha dato luogo ad una “non comunità”, per parafrasare Augè, che si è poi trasformata in un movimento politico. Niente a che vedere con i tradizionali luogo di incontro e scontro politico, con la formazione, spesso ideologicamente orientata, ma solida e consistente, con una faticosa “gavetta politica” fatta nel proprio territorio, con un ideale a partire dal quale si costruiva un progetto politico attorno al quale occorreva creare il consenso, niente di tutto questo.

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