lunedì, Aprile 29 2024

Era il 19 agosto 2022, un pomeriggio caldo e avvolto dalla frenesia degli European Aquatics Championships a Roma. La tensione nell’aria era palpabile, mentre l’energia dello stadio si riversava nella piscina dove si esibivano gli atleti delle diverse nazionali. Con la mia Canon EOS-1DX al collo e l’entusiasmo che pulsava nelle vene, mi preparavo per uno scatto epico che avrebbe immortalato l’arte e la maestria di due atleti in volo.

Il mio obiettivo da 200 mm era il compagno perfetto per avvicinarmi all’azione, catturando ogni dettaglio di quel momento effimero. Con il diaframma aperto a f/3.5, volevo isolare gli atleti dallo sfondo, mettendo in risalto la loro forma elegante e concentrata. Il tempo di esposizione di 1/4000 sec avrebbe congelato l’istante, assicurando una nitidezza cristallina durante il movimento fulmineo.

Gli atleti si preparavano per il loro turno sulla piattaforma. Potevo percepire l’adrenalina e la determinazione nei loro occhi, consapevoli che quel salto avrebbe determinato il destino della loro competizione. Mentre saliva l’ansia, io ero concentrato sul mirino della mia Canon, pronto a immortalare la grazia e la forza di un momento tanto fugace quanto spettacolare.

Il pubblico trattenne il respiro, e in un istante, i tuffatori si lanciarono nel vuoto. Il loro corpo si piegò nell’aria, come danzatori in una coreografia celestiale. Il mio obiettivo seguiva ogni movimento, dalla flessione dei muscoli alla perfetta estensione dei corpi in volo. Il riflesso della luce sull’acqua creava un’aura di magia attorno a loro, mentre si preparavano a penetrare nella piscina con la precisione di frecce scoccate.

Lo scatto fu istantaneo, e il risultato sullo schermo della mia fotocamera mi lasciò senza fiato. Due atleti in perfetta sintonia tra loro, un’immagine che raccontava la storia di anni di allenamenti, sacrifici e passione. La tensione negli occhi, la muscolatura tesa, l’acqua che si sollevava in un vortice intorno a loro: tutto catturato in un istante che sembrava eterno.

Mentre il pubblico esplodeva in un applauso fragoroso, io ero lì, nel mio piccolo mondo fotografico, a contemplare l’arte di quei tuffi. Era come se avessi congelato il tempo, trasformando un istante fugace in un’icona di potenza e grazia. Il mio cuore pulsava all’unisono con l’emozione di aver catturato un momento così intenso e memorabile.

Mentre gli atleti emersero dall’acqua, salutati dagli applausi e dagli sguardi ammirati del pubblico, io sapevo di aver catturato qualcosa di speciale. Quella fotografia non era solo un’istantanea di un evento sportivo, ma una testimonianza visiva della passione e dell’impegno che definiscono gli atleti di élite.

Con la Canon ancora tra le mani, mi unii agli applausi, consapevole di aver assistito a qualcosa di straordinario e di aver contribuito a preservare quel momento per sempre. L’immagine degli atleti sospesi nell’aria, pronti a sfidare la forza di gravità, sarebbe rimasta impressa nella memoria di chiunque l’avesse vista, trasmettendo la bellezza senza tempo dello sport di alto livello.

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