giovedì, Maggio 2 2024

Era il 3 luglio 2022, una giornata estiva radiosa e piena di vita sulle pendici del Terminillo. Avevo con me la mia Canon EOS R6 Mark II, un compagno affidabile per immortalare la bellezza nascosta della natura. Il mio obiettivo del giorno era il EF 100mm 2.8 L IS Macro USM, perfetto per catturare i dettagli più intricati della flora montana. Avevo impostato il diaframma a f/2.8 per ottenere quella profondità di campo ridotta che tanto amo, con un tempo di scatto di 1/800 sec e una sensibilità ISO di 800, ideale per le condizioni di luce intensa di quel giorno.

Mentre esploravo il paesaggio, il mio occhio fu catturato da un Geum urbanum, noto anche come benedetta minore. Era un esemplare straordinario, i suoi petali di un rosso vivace spiccavano contro il verde lussureggiante del sottobosco. Questo contrasto cromatico era esattamente ciò che cercavo: una fusione di colori vivaci e texture naturali che raccontassero la storia di questa piccola, ma significativa, meraviglia della natura.

Mi avvicinai con cautela, cercando di non disturbare l’ambiente circostante. Regolai con cura la mia camera, concentrato a creare la composizione perfetta. Volevo che il Geum urbanum fosse il protagonista assoluto dello scatto, con il suo rosso brillante in primo piano su uno sfondo verde sfocato, che ne esaltasse la presenza senza distrarre.

Con il mio EF 100mm 2.8 L IS Macro USM, la capacità di isolare il soggetto era eccezionale. Il diaframma a f/2.8 mi permetteva di ottenere quel bellissimo bokeh che fa sembrare lo sfondo un dipinto astratto, una tavolozza di verdi sfumati che serviva da tela per il mio soggetto principale.

Man mano che mi concentrai sul fiore, la vita intorno sembrava rallentare. Ogni dettaglio del Geum urbanum diventava sempre più nitido nel mirino della mia camera: le venature dei petali, il sottile movimento al soffio del vento, la danza delicata delle piccole creature che lo abitavano.

Finalmente, trovai l’angolo perfetto. La luce del sole filtrava attraverso gli alberi, illuminando il fiore in modo sublime, enfatizzando la vivacità dei suoi colori. In quel momento, premendo il pulsante di scatto, catturai non solo un’immagine, ma un’esperienza: la bellezza nascosta in un angolo remoto del Terminillo, una testimonianza della semplicità e della maestosità della natura.

Quella fotografia, realizzata con la Canon EOS R6 Mark II e l’EF 100mm 2.8 L IS Macro USM, era molto più di un semplice ritratto di un fiore. Era una celebrazione della vita, un invito a osservare le piccole meraviglie che ci circondano. Il Geum urbanum in primo piano su quel fondo verde sfocato parlava di tranquillità, di bellezza nascosta, e del potere dell’arte di catturare l’essenza del mondo naturale.

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