giovedì, Maggio 2 2024

Era il due novembre, una giornata autunnale caratterizzata da un cielo grigio che minacciava pioggia, mentre la città pulsava ancora di vita. Nel cuore di un parco, circondato da alberi spogli e foglie secche che danzavano nell’aria, si trovava un piccolo laghetto circondato da panchine solitarie e un’atmosfera tranquilla.

Al centro di questo tranquillo scenario, c’era una giovane donna che si stagliava come una pennellata di colore vibrante. Vestiva un piumino verde smeraldo che sembrava sfidare la monotonia dell’autunno. I suoi occhiali da sole, di una tonalità affilata di marrone, coprivano i suoi occhi, ma non riuscivano a nascondere la sua espressione di pura felicità.

La ragazza sedeva su una panchina, uno scenario insolito per un pomeriggio così grigio. In una mano reggeva uno smartphone rosso acceso, mentre con l’altra sfogliava le foto sul dispositivo con un sorriso radiante. Il suo piumino sembrava proteggerla dal freddo, ma il suo volto emanava calore e gioia.

Le foglie secche croccanti sotto i suoi piedi testimoniavano il passaggio del tempo, ma il suo sguardo sembrava fisso su qualcosa di eterno. Forse erano ricordi catturati in quei frammenti fotografici, o forse era la consapevolezza del momento presente.

In uno scenario in cui molti cercavano riparo dalla stagione invernale imminente, questa giovane sembrava aver trovato il suo rifugio nel colore, nella tecnologia e nei ricordi. Era immersa nel suo mondo, come se il tempo si fosse fermato per permetterle di rivivere momenti speciali attraverso gli scatti col suo smartphone rosso.

Gli alberi spogli sembravano guardarla con curiosità, mentre le anatre sul laghetto si avvicinavano, quasi attratte dalla sua aura di positività. Un passante occasionale poteva solo immaginare quale storia si celasse dietro quella ragazza avvolta nel piumino verde e intenta a riscoprire il passato attraverso uno schermo rosso.

Il due novembre, un giorno apparentemente comune, aveva dato vita a un quadro affascinante nel parco. Una donna, un piumino verde, un telefono rosso e un’atmosfera carica di emozioni. Chissà quante storie si nascondevano dietro quei sorrisi immortalati nelle fotografie. In quel momento, la donna sembrava essere il punto focale di un racconto silenzioso, un capitolo speciale scritto in uno spazio e tempo unici.

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