venerdì, Aprile 19 2024

Ho già parlato del fascino di Ascoli Piceno e delle sue tradizioni legate alle sue radici storiche, oggi voglio narrarvi del Palio degli Arcieri.

Si tratta di una competizione in cui si sfidano le squadre dei vari sestieri, composte da cinque arcieri ciascuna, tre in gara e due riserve. L’ho scoperto per caso, approfondendo i dettagli della Quintana.

La gara si tiene abitualmente a fine luglio ma quest’anno è stata spostata al 3 settembre a causa delle difficoltà organizzative legate all’emergenza COVID-19.

I tiratori si affrontano in una serie di sfide successive a difficoltà crescente, che danno un punteggio alla squadra e al singolo sestiere.

Il bersaglio iniziale è una brocca, cioè un bersaglio quadrato posto al centro di uno scudo a 15m di distanza. Il secondo bersaglio è un fascio di canne, del diametro di 20cm; il terzo gioco è il tiro alle tavole. Si tratta si colpire le tavole poste su un supporto, sempre a 15 metri. Le tavole sono tutte alte trenta centimetri ma di larghezza differente: due sono larghe 20cm, due sono larghe 15cm ed una è larga 10cm. La quarta sfida – che pone termine alla competizione a squadre – consiste nel tiro al pendolo, tutti e tre gli arcieri del sestiere devono colpire la brocca oscillante, di 40×45 cm., ovviamente durante l’oscillazione. Con questa sfida termina il Palio degli arcieri. Quest’anno ha vinto il sestiere di Sant’Emidio, con i formidabili arcieri Luigi Sacripanti, Giuseppe Capponi e Marco Ambrosi.

Terminata la parte a squadre, con la conquista del Palio degli Arcieri, la competizione continua con l’assegnazione della brocca d’Oro. Un nome davvero promettente per un premio molto ambito.

Il prestigioso trofeo viene assegnato al più bravo dei primi otto arcieri della competizione a squadre. In caso di parità, come quest’anno, si procede a una fase di spareggio, anche piuttosto elaborata.

Per contendersi la brocca d’oro si lanciano sfide ad eliminazione diretta, tramite l’estrazione delle frecce che ogni partecipante avrà lasciato al tavolo della giuria. Le sfide consistono nel colpire un palloncino pieno di acqua prima dell’avversario.

Devo dire che è davvero emozionante e vedere i tiratori sfidarsi con un bersaglio così piccolo e lontano. Per un profano come me si tratta di un obiettivo davvero impossibile! E l’entusiasmo, da parte dei sostenitori del Sestiere vincente quando scoppia il bersaglio è davvero incontenibile!

Per la città di Ascoli Piceno questa competizione è talmente importante che il vincitore della Brocca doro viene premiato nientemeno che dal sindaco in persona. Così quest’anno il sindaco Marco Fioravanti ha premiato Giuseppe Capponi, che vincendo la Brocca d’Oro ha dimostrato di essere il miglior arciere singolo di quest’anno!

Ebbene, in sintesi questo è il Palio degli arcieri, ora conditelo con i figuranti in costume, i suoni dei tamburi, insomma il clima da rivocazione storica che contraddistingue la Quintana di Ascoli ed emoziona tantissime persone tra cittadini e turisti e otterrete una vaga idea di quello che in realtà significa assistervi in persona!

I più curiosi seguendo a questo link possono assistere alla gara di quest’anno, realizzata grazie al meritevole impegno organizzativo dell’Ufficio Quintana del Comune di Ascoli Piceno capitanato dal dott. Stefano Di Cesare.

Bene, capitato per caso a luglio in questo fantastico mondo non ho potuto fare a meno di chiedere di potervi partecipare in veste professionale, come corrispondente dell’Agenzia di stampa internazionale Pacific Press e di documentarlo per loro con il reportage che trovate a questo link.

Desidero ringraziare pubblicamente il dottor Stefano Di Cesare e il suo staff, tra cui le dottoresse Felici e Isopi. Si sono adoperati tutti con disponibilità ed entusiasmo, sopportando la mia insistenza, per consentirci di immortalare questo evento.

Abbiamo così potuto contribuire a dare risonanza internazionale a una realtà che merita davvero di essere conosciuta e diffusa. Infatti il Palio degli Arcieri e tutta la Quintana costituiscono per Ascoli un volano per il turismo anche in periodi meno caldi. Sono persuaso che la fama di questi eventi meriti di crescere almeno al livello del più noto Palio di Siena.

Tra gli scatti realizzati in quest’occasione ne ho selezionato uno a me particolarmente caro. Si intravede il bravo arciere Mauro Ciarrocchi del Sestiere di Porta Tufilla. In questa foto sono inquadrati l’Arciere, il bersaglio e la freccia, cioè i tre elementi costitutivi la competizione. In realtà, a mio avviso, è quest’ultima, la freccia, il vero protagonista di questa gara, l’oggetto che tutti cercano di vedere ma che si può solo intuire!

Dettagli dello scatto:

  • Camera: Canon EOS R6
  • Impostazioni: 1/800 sec a f/11 ISO 10000
  • Obiettivo: Canon EF 70-200mm f/4L USM a 200mm
  • Data di scatto: 3 settembre 2021 ore 21.34

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