venerdì, Aprile 26 2024

Erano i primi di ottobre quando Gabriele ed io fummo ingaggiati da alcuni bravissimi MUA, acronimo di Make-UP Artist che poi in italiano si esprime col molto meno suggestivo termine di truccatori, per uno shooting in studio – il mitico studio Cromosoma. 

In particolare in questa foto abbiamo la bellissima Chiara Di Vincenzo truccata dalla bravissima Eleonora Rondelli.

Ora, scattare in studio obbliga ad alcuni accorgimenti, soprattutto se usi un apparecchio fotografico senza specchio, mirrorless, come si dice oggi.

Le mirrorless infatti al posto del mirino ottico che nelle REFLEX – da riflesso appunto – consente di vedere l’immagine come sarà scattata grazie ad uno specchio che riflette ciò che si vede dall’obiettivo, hanno un display LCD, che riproduce l’immagine catturata direttamente dal sensore.

Grandi vantaggi e qualche piccola pecca. I vantaggi anzitutto riguardano la messa a fuoco e la simulazione dell’esposizione.

La prima viene calcolata elettronicamente direttamente sul sensore, mentre le Reflex hanno un sistema di stima perché il sensore viene esposto esclusivamente in fase di scatto. Quindi risulta molto più precisa ed evoluta, non solo non è stimata ma si può istruire l’apparecchio fotografico a cercare alcuni elementi a cui dare priorità nella messa a fuoco, come ad esempio gli occhi.

La simulazione dell’esposizione consente di anticipare nel mirino esattamente la luminosità dello scatto che otterremo. Nelle reflex infatti si vede esclusivamente ciò che filtra dallo specchio e non si può elaborare. Ovviamente si tratta di una caratteristica che migliora incredibilmente la qualità dello scatto.

Di contro – soprattutto in scene con grande movimento – si nota ancora un certo lag, un ritardo nell’immagine riprodotta dal mirino che rischia di far perdere l’istante decisivo, come lo chiamava Ansel Adams.

Beh, Chiara è una ragazza molto bella, bionda, occhi chiari, incarnato meraviglioso, ed Eleonora l’ha truccata valorizzandola senza cedere alla tentazione di truccarla in modo pesante ed eccessivamente evidente.

 Quando facciamo questo tipo di fotografie a me piace tanto, è un’inquadratura cui tengo particolarmente, quasi una firma, eseguire uno scatto ravvicinato che prenda occhi e bocca o addirittura solo metà del volto. Questo è quello che ho fatto con Chiara il 9 ottobre, approfittando di poter utilizzare il 100mm macro che consente appunto di potersi avvicinare parecchio al soggetto.

Beh, che ne pensi, ti piace questo scatto? Scrivilo nei commenti!

Impostazioni di scatto:

  • Camera: Canon EOS R6
  • Impostazioni: 1/125 sec a f/16 ISO 100
  • Obiettivo: Canon EF 100mm f/2.8L Macro IS USM
  • Data di scatto: 9 ottobre 2022 ore 17.26
  • Foto di Gian Luca Pallai
Previous

mosso con brio

Next

Un salto sul fotografo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Check Also